Quello che abbiamo appreso nelle ultime ore è che il Governo degli Stati Uniti vuole vietare TikTok sul suolo americano perché l’app cinese ruberebbe i dati, manipolerebbe l’algoritmo e la sicurezza nazionale viene prima di tutto.
Una convinzione talmente forte da portare 352 rappresentanti alla Camera a votare SI alla proposta di legge.
Le reazioni da parte della rete sono state veementi.
Alcune anche molto interessanti.
Innanzitutto è intervenuto direttamente l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew che pubblica un video per fare un po’ di chiarezza sull’intera vicenda.
Shou dice:
Shou Zi Chew – TikTok CEO
“Negli ultimi anni abbiamo fatto degli investimenti per tenere i vostri dati al sicuro da ogni tipo di manipolazione. E ci impegniamo a fare così anche nel futuro.
Se questa legge dovesse passare, andrebbe a dare ancora più potere ad altre compagnie. Inoltre andrebbe a pesare economicamente per miliardi di dollari sui Creators ed i piccoli business. Metterebbe a rischio oltre 300mila posti di lavoro in America.
Non smetteremo di lottare per voi. Faremo tutto ciò che è necessario fare, incluso l’esercitare i nostri diritti per proteggere la piattaforma che abbiamo costruito con voi”.
Come spiegato qui, ora la parola passa al Senato e se anche qui dovesse avere il via libera, la proposta di legge finirà sulla scrivania del Presidente Biden per l’ultima e definitiva parola. E Biden ha già detto che voterà SI.
Tutto l’iter è sicuramente lungo e complicato, e come dice Shou Zi Chew, anche dispendioso.
Ma tra i video di risposta al “bill“, ce ne sono alcuni che mi hanno particolarmente colpita.
Tra questi c’è quello del tiktoker Pearlmania500 che, con toni decisamente accesi, mette in evidenza un aspetto:
Pearlmania500 – TikTok
“Vorrei che pensaste all’ultima volta che avete sentito che l’81% del nostro Congresso era d’accordo su qualcosa.
Siamo tutte persone semplici che cercano di tirare su un po’ di soldi per crescere i nostri figli, baciargli la fronte e sperare che quando li mandiamo a scuola, loro ritornino a casa.
Ed invece loro sono d’accordo su:
– Migliorare il Voting Rights Act? NO
– Assicurarsi che le donne abbiano la giusta assistenza? NO
– L’assenza per la maternità? NO
– Il salario minimo? NO. E’ fermo da oltre 15 anni.
Siamo riusciti a discutere di queste cose? NO!
Invece abbiamo ‘81% di questi corrotti figli di… che vanno nei Country Clubs, che hanno il loro stipendio da politici, che vanno al Congresso con la macchina per la quale IO PAGO!“
Vi sono poi testimonianze di persone che difendono la piattaforma perché ha regalato loro un nuovo inizio. Anche a 101 anni.
E’ il caso di Papa Jake.
Papa Jake è un veterano di guerra del Minnesota, che in un video racconta la sua esperienza su TikTok.
Grazie alla piattaforma, Papa Jake è diventato una star internazionale, condividendo le sue storie, insegnando alle nuove generazioni ciò che non troveranno mai sui libri.
storytimewithpapajake – TikTok
“Su TikTok io leggo il libro della mia vita. E’ un libro di storia. E gli insegnanti là fuori possono confermarlo.
TikTok mi ha dato la possibilità di conoscere persone che altrimenti non avrei mai conosciuti.
Di farmi ascoltare da persone che non hanno mai letto un libro di storia.
E mi ha dato la possibilità di viaggiare per ben tre volte per celebrare lo sbarco in Normandia”.
Ma c’è anche spazio per l’umorismo.
Degno di nota l’intervento del comico Ronnie Chieng, nato in Malesia e cresciuto tra Singapore, New York e New Humpshire, pubblicato dal The Daily Show. Il suo intervento tocca le corde del vero conflitto che c’è dietro la decisione di bannare TikTok, ovvero i rapporti tra Cina e Stati Uniti.
“L’America dovrebbe sentirsi umiliata in questo momento. La Cina ha creato un’APP così popolare che il Governo ha bisogno di vietarla? Questo significa che la Cina comunista ha battuto il libero mercato americano nella lotta per il Capitalismo, giusto?
Ronnie Chieng – Attore
Questa è la verità, America. E hai perso! E’ come quando un asiatico ha vinto per sei volte di fila la gara di chi riesce a mangiare più hot dog”.
E poi, la perla.
I conduttori ribattono: “Ma cosa possono fare i nostri leader? Non è forse vero che la Cina sfrutta TikTok per influenzare la gente?”.
E Ronnie Chieng, dai chiari caratteri asiatici, dice:
“Oh, sì, fidatevi, lo so. Prima di usare TikTok, ero un ragazzo bianco dell’Iowa che si chiamava Mike Sullivan. guardatemi adesso!”
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