Ok Guys… ci siamo. Threads è arrivato (anche) in Italia ed ha spazzato via ogni record di download in poche ore.
La cosa che mi ha fatto più sorridere sono stati i post di praticamente TUTTI che recitavano così: “Ci sono anche io ma non so come funziona!”. Un po’ come quando io genitore DEVO pubblicare la foto del primo giorno di scuola di mio figlio (altrimenti gli altri potrebbero pensare che non mi stia a cuore la sua istruzione).
Ma oggi non è il giorno delle polemiche!
Che cos’è THREADS?
Anzi, partiamo proprio dalla traduzione. Cosa significa?
Il Thread è la discussione: un contenuto che nasce non come fine a se stesso, ma che prevede che altre persone intervengano. Il primo Thread (perchè fa figo chiamarlo così) è quello delle e-mail: il botta e risposta.
Poi, l’altro più famoso è diventato Twitter, pardon, X. Poi ancora, Reddit.
Ma THREADS di Meta è diverso da tutto quello appena elencato perché ha funzioni del tutto nuove.
Un esempio su tutti è la possibilità di partecipare alla Thread/discussione con un messaggio vocale.
Ma ve lo immaginate?
Io già faccio una fatica enorme con i vocali di WhatsApp e ora vengo braccata anche qui! Con la possibilità di ascoltare la voce di perfetti sconosciuti!
Ne avevo bisogno? (Sì, me lo chiedo sempre). Non lo so.
Ma come funziona Threads?
Si scarica l’applicazione dall’apposito Store.
Per facilitarvi il tutto, Threads vi chiede se volete importare le informazioni che avete già sul vostro profilo Instagram o se volete creare un nuovo profilo da zero. Scegliendo l’opzione IG, verranno automaticamente aggiunti follower e persone seguite che hanno l’applicazione (o che la scaricheranno in futuro). Un po’ come accade con Telegram.
Viene poi chiesto che cosa si vuole fare con la visibilità dei contenuti: per cui, se abbiamo un profilo pubblico, tutti potranno vedere i nostri contenuti.
E tutti potranno commentare anche, come dicevo con le note vocali.
Ne ho appena trovata una sotto ad un post di Matteo Salvini: una nota vocale di 5 secondi. Era un mega rutto.
Eccoci dunque nell’era del fediverso, già resa famosa da Mastodon, ovvero la più grande rete di micro blogging open source, libera e decentralizzata (detta per l’appunto anche federata).
Ci piacerà?
Nel dubbio, posto.