Se ne parla solo ora, ma è dal 2021 che l’Unione Europa lavora su un approccio costruttivo all’Intelligenza Artificiale. Anzi, lo fa dal 2020 perché è allora che si è dato inizio al cosiddetto Decennio Digitale. 

Una delle ultime azioni è stata annunciata lo scorso 14 dicembre quando la Commissione ha adottato la modifica dei programmi di lavoro Europa digitale per il 2024, con l’assegnazione di oltre 760 milioni di euro di finanziamenti per soluzioni digitali a beneficio dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese.

Qualche giorno prima, un’altra potente notizia: 

Arriva la bozza dell’AI Act, che dovrebbe entrare in vigore tra il 2024 e il 2025. L’obiettivo del regolamento sull’Intelligenza Artificiale è assicurare che i sistemi AI utilizzati all’interno dell’UE siano in linea con i valori dell’Unione Europea garantendo, tra le altre cose, il controllo umano. 

L’AI Act è importante anche sotto un altro aspetto, perchè punta a stimolare gli investimenti e l’innovazione in materia di Intelligenza Artificiale in Europa.  

Si vogliono aiutare le imprese, ma resta un principio fondamentale, ovvero quella della salvaguardia del lavoro dell’uomo, difatti “maggiore è il rischio (di un’idea, di un progetto) e più rigorose saranno le regole”. 

Chi non rispetta il regolamento dovrà aspettarsi una mega sanzione che può arrivare fino a 35 milioni di Euro.

Il bando:

In termini di finanziamenti, l’Unione Europea investirà 5 milioni di euro per promuovere la ricerca nelle tecnologie dei dati e dell’informatica, catalizzando l’innovazione nell’intelligenza artificiale. 

Altri 206 milioni di euro finanzieranno progetti di ricerca sulle tecnologie che alimenteranno la competitività digitale e tecnologica dell’Europa.

Di questi, 60 milioni di euro saranno investiti nella ricerca sulle soluzioni di AI e legate ai dati per sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo (soluzioni di AI per ottimizzare l’energia );

76 milioni di euro saranno investiti nella ricerca in settori quali l’AI, i dati e la robotica, con progetti di ricerca che consentiranno ai robot di essere sempre più presenti nella società. 

Il bando scadrà il 19 marzo 2024.