30 milioni di utenti in più rispetto allo scorso trimestre, per un totale di 130 milioni. Tanti sono gli utenti che hanno aperto un account su Threads, l’ultimo social arrivato in casa Meta.
Benché i numeri siano stati lanciati con comprensibile entusiasmo è pur vero che Threads ha potuto contare sul successo di mamma (o papà) Instagram. Non dimentichiamo infatti che, una volta scaricata l’applicazione, è possibile trasferire i dati del proprio profilo IG sul nuovo social. Quindi l’utente Instagram avrà pensato: “Vabbè, lo installo anche io, tanto non ci metto nulla”.
La strategia di promozione di Threads però è passata dallo stesso Instagram: Meta infatti ha deciso di proporre nel feed alcuni Thread, sia di contatti che di perfetti sconosciuti, per invogliare l’utenza a dare uno sguardo anche all’altro social.
A Threads, però, va comunque il merito di aver sbaragliato la concorrenza dei progetti open source, esistenti e non. Pertanto, è – come dicevo – comprensibile l’entusiasmo da parte di chi si aspetta che il social sia il maggior successo di sempre.
La situazione generale di Meta però sembra un po’ instabile.
Dal resoconto pubblicato qualche giorno fa, si evince che il numero degli utenti attivi è aumentato (2 miliardi su Facebook e 2,96 miliardi come totale da tutte le piattaforme). Al tempo stesso però ci sono anche dei tagli di spesa, con un calo che continua ad interessare il metaverso che ha registrato una perdita di oltre 4 miliardi nel 2022. L’impatto ci sarà anche nel 2023, ma proprio i tagli annunciati e le speranze riposte nel successo dei nuovi prodotti ha convinto gli investitori che hanno voluto dare fiducia al titolo in borsa.