Nei giorni scorsi Adam Mosseri, l’Head of Business di Instagram, ha condiviso (con immotivato ardore) che è stata migliorata la ricerca tramite hashtag sulla piattaforma.

Che cos’è l’hashtag?

Era il 2014 quando grazie a Twitter (oggi X), il termine hashtag entra a far parte del linguaggio comune (con la benedizione di Oxford): il simbolo del cancelletto # seguito da una parola, anche più di una. Un modo questo per catalogare le conversazioni facendo sapere che in quel post si stava parlando o ci si stava riferendo ad un argomento in particolare.

Questo permetteva e permette di ricercare post d’interesse, quindi cercare sui social gli argomenti che mi interessano davvero.

All’inizio del loro primo utilizzo, gli hashtag su Instagram sono stati una vera e propria manna dal cielo per incrementare la reach, anche perché l’efficacia si estendeva a caption (descrizione), commenti e Stories.
Oggi le cose sono DECISAMENTE cambiate: Stories e commenti non finiscono più della Ricerca, pertanto se utilizzo l’hashtag in questi posizionamenti, non lo vedrà mai nessuno. O meglio: lo vedranno solo le persone che mi seguono e non è neppure detto.

Resta quindi l’hashtag utilizzato nella descrizione, ma anche qui l’efficacia è scemata col tempo.

Perchè gli hashtag su Instagram non funzionano più?

Questa è la domanda che molti Creators si fanno. Ecco perché Mosseri ha annunciato che la funzione è stata migliorata.
Ma in che termini?
Il miglioramento di cui parla Mosseri è una semplificazione che riguarda la pagina di ricerca (quella con la lente d’ingrandimento, detta anche Esplora) dove tutto viene condensato al fine di far trovare all’utente quello di cui ha davvero bisogno, ovvero account e post d’interesse.

ig update hashtag 1 Hashtag

Se ad esempio scrivo makeup nella ricerca, l’algoritmo mi darà i contenuti che crede siano i più adatti per me. Con la stessa ratio mi farà vedere gli account makeup che potrebbero interessarmi, i reels che hanno quell’hashtag nelle descrizioni e l’hashtag stesso che posso decidere di seguire per “educare” la mia pagina di ricerca, così da vedere sempre contenuti riguardanti il makeup.

Ma qui sorge un’altra domanda: qual è il criterio secondo il quale questi contenuti o account mi appaiono?

Ed è qui la bugia. Una bugia tra l’altro già sgamata dagli stessi Creators che si sentono un po’ presi in giro.

Tutto nasce dal fatto che difficilmente se pubblico un post con un hashtag, poi questo finirà nella sezione dei post recenti, perché la sezione degli hashtag continua a mettere in primo piano quelli che i contenuti più popolari, di persone più popolari che usano questo hashtag.

Nelle foto che seguono si capisce meglio.

Quando faccio una ricerca per hashtag posso cliccare su “filtra“: a quel punto potrò decidere se vedere i contenuti ordinati per popolarità o per data (ordine cronologico):

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Il tranello, che si traduce come una presa in giro da parte dei Creators è che qualsiasi cosa io selezioni (Post più popolari o Post recenti più popolari) il risultato è lo stesso:

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Chi è pratico di Instagram sa bene che i contenuti popolari a volte non li hanno nemmeno gli hashtag. Quindi: ha ancora senso contare su di loro? Ha ancora senso usarli?

Di certo il consiglio è quello di non usare quelli con milioni di utilizzi perché la competizione è altissima e ci sono ancora molte ombre sul corretto funzionamento dell’algoritmo.

I Creators però chiedono a gran voce che la funzione degli hashtag venga ripristinata a come era un tempo, quando davvero nell’ordine cronologico venivano mostrati i risultati per data che, non per forza, devono essere i più popolari, dando così la possibilità a tutti di poter essere notati dai non-followers.

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