Se siete rimasti alla modifica delle foto con Photoshop, alla creazione dei video con Premiere, alla spettacolarità di After Effect o agli effetti grafici con Illustrator, allora siete un po’ indietro su quella che è l’evoluzione di Adobe.
Ora siamo nel campo della moda, signori.
Adobe, l’azienda per eccellenza che produce software di video e grafica digitale, debutta alla Fashion Week di New York. Quindi, se fino ad oggi erano gli stilisti ad utilizzare i programmi di grafica per le loro creazioni, ora è il programma di grafica che utilizza gli stilisti per scendere in passerella.

Non so esattamente cosa stiate immaginando in questo momento, ma voglio togliervi subito il dubbio.

Che cos’è Primrose?


Ottobre 2013. Siamo all’Adobe MAX, la conferenza annuale di Adobe.
La ricercatrice Cristina Dierk presenta al mondo Primrose, ovvero una tecnologia che permettere agli abiti di diventare interattivi:

Come ci riesce?
Primrose è una tecnologia che si avvale di più applicazioni Adobe che danno vita a mini display modulari, flessibili e non emissivi: in questo modo l’abito cambia pattern e lo stesso pattern può essere dinamico a sua volta.
Immaginate la comodità di comprare un solo abito che però all’occorrenza si trasforma in altri cinque diversi. Immaginate anche il risparmio.

Qualcuno però potrebbe storcere il naso e dire che si tratta tutto sommato di un tubino very basic, che (per quanto mi riguarda) fa molto Jane Fonda e Barbarella…
Ma come dicevo poco fa, Adobe scende in passerella.
Lo fa coinvolgendo lo stilista britannico Christian Cowan: è lui che ha messo la firma sul primo abito, dalla tecnologia Primrose, indossabile.
Cowan è noto per aver vestito celebrities del calibro di Lady Gaga, Miley Cyrus, J.Lo (e per la sua storia d’amore con il cantante Sam Smith, ma non siamo qui a fare gossip). Il pezzo principale della sua collezione alla Settimana della Moda di New York è stato un abito dai mille petali interattivi con la tecnologia Primrose e le stelle sull’orlo divenute il suo marchio di fabbrica:

Come vedete, l’abito prende letteralmente vita. Sembra che si tratti solamente di un effetto dovuto alla luce che si riflette ed invece è la tecnologia Primrose che attiva il modo in cui il vestito diventa dinamico.

Le possibilità di sviluppare, far propria e creare con questa nuova tecnologia? Sono infinite.
E con questa mossa Adobe si appresta a cambiare radicalmente (anche) il modo della moda.