Amazon ha messo in chiaro le sue priorità: AI generativa PIU’ startup robot oriented UGUALE vi do un sacco di soldi.
Per chi come me non era una cima in matematica spiego meglio: tutte le nuove idee che prevedono l’utilizzo dell’AI generativa e l’applicazione della robotica avranno un trattamento preferenziale da parte di Amazon perchè l’obiettivo è quello di automatizzare tutto.
Anche la forza (umana) lavoro?
Sì, molto probabilmente.
Ma guai a chiederlo ai diretti interessati, perché diranno: “Crediamo che ci sia la possibilità di diminuire i costi e di rendere allo stesso tempo i tempi di consegna per i nostri clienti molto più veloci”.
La dichiarazione appartiene a Andy Jassy, il CEO.
Andando con ordine, giungiamo ad altre dichiarazioni ovvero quelle a firma di Franziska Bossart che è a capo del Fondo per l’Innovazione Industriale da 1 miliardo di dollari di Amazon.
Che cos’è il Fondo per l’Innovazione da 1 Miliardo di Amazon?
Il Fondo investe in aziende che sono in grado di soddisfare le soluzioni di logistica e catena di fornitura ricercate da Amazon. Al momento il porfolio è composto da meno di 10 startup.
La Bossart ha invece annunciato che Amazon è pronto ad investire in quelle startup che andranno a combinare la ricerca (e l’utilizzo) dell’AI generativa e la robotica.
Perché, esattamente come ha detto Jassy, l’intento è quello di ampliare e supportare gli obiettivi Amazon nella logistica automatizzata dei proprio magazzini, che resta dunque la priorità di Amazon.
Franziska (…che quando la nomino mi viene automaticamente in mente “Dark”…) ci ha messo il carico da 90 dicendo – giustamente – che con le innovazioni a firma AI, si potrà coprire una serie di responsabilità su vasta scala.
Ora, stiamo tutti pensando all’umanoide che sostituisce l’umano?
Questo è già realtà: molti ricorderanno che ad ottobre 2023 fu presentato Digit, il robot creato dalla startup Agility Robotics, che al momento è operativo – per quel che è dato sapere – solo nel magazzino di Seattle. Al tempo poi, Amazon ci tenne anche a chiarire che robot come Digit avrebbero solamente risparmiato i lavori più fisicamente faticosi agli impiegati dei centri di smistamento e che non c’era alcuna intenzione di sostituire completamente l’uomo.
Amazon vuole sostituire l’uomo?
Chiarimento che trova in realtà conferma, almeno sulla carta, in quanto annunciato per il sito di Novara: aperto nel 2021, con la promessa di arrivare a 900 impiegati nel 2024. Promessa mantenuta e addirittura superata, con oltre 1000 persone – nelle più diverse mansioni – che hanno fatto dell’hub piemontese l’unico che in due anni ha registrato più addetti di quelli previsti.
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