Angelina Mango ha vinto il festival di Sanremo 2024.
E fin qui…
Vorrei però tornare alla sua esibizione durante la serata delle cover quando, come sappiamo, ha interpretato “La Rondine” del defunto papà.
Perché ha colpito tanto?
Sicuramente perché, conoscendo la sua storia, ci siamo sentiti tutti coinvolti.
Ma c’è un altro motivo, più tecnico se vogliamo.
Angelina, infatti, non ha cantato la versione originale de “La Rondine”, ma ne ha fatto una versione più classica, anche perché accompagnata dal Quartetto d’Archi dell’Orchestra di Roma.
Questa scelta ha un nome: cinematic. E ce ne renderemo conto qualora la canzone sarà prodotta e distribuita.
Che cos’è il cinematic?
Il cinematic è un insieme di effetti sonori che partono da una base classica e che amplificano l’atmosfera, perché utilizzati in momenti specifici del brano. E’ ciò che accade principalmente nei film, nei documentari, quando si vuole raggiungere il “climax” dell’azione. Come tutta la buona musica dovrebbe fare, il cinematic evoca le giuste emozioni al momento giusto.
Da anni ormai, il cinematic si è conquistato uno spazio nella musica della grande distribuzione, non relegandosi quindi alla solo produzione cinematografica.
E sapete chi per primo ha sperimentato questa tecnica in ambito musicale? Un italiano!
Parliamo di Luca Turilli, chitarrista e compositore che, nella sua carriera ha sempre sperimentato.
Turilli è noto ai più per aver fondato i Rhapsody Of Fire, una Symphonic Power Metal band. Per chi non mastica di Metal (anche perché nel pensiero collettivo quando si parla di Metal la gente pensa “a quelli che ruttano”), è un sottogenere del più noto Heavy Metal che utilizza per l’appunto elementi sinfonici o orchestrali.
Nel 2016, Turilli pubblica “Prometheus (The Dolby Atmos Experience) + Cinematic And Live”. Si tratta di una prodotto in cui la parte orchestrale è così eccessiva da dare l’impressione che si tratti di una produzione hollywoodiana.
Ma avete fatto caso al “The Dolby Atmos” experience?
Ebbene, il Dolby Atmos è una tecnologia audio sviluppata dalla Dolby che, grazie ad un sistema chiamato di audio surround (letteralmente che abbraccia, avvolge) è come se regalasse tridimensionalità ai suoni.
Pensato per il cinema, Turilli lo ha fatto proprio e lo ha utilizzato per la sua musica, imponendosi come il primo ad aver prodotto un album rimixato in Dolby Atmos.
Questa tecnologia ha poi preso piede anche nel Tech.
Nel 2021, Apple Music ha annunciato l’aggiunta dell’audio spaziale con supporto per Dolby Atmos e successivamente anche Android lo ha adottato e supportato.
Un contemporaneo esempio di come musica e cinamatic si siano fusi in una produzione epica, sia sonora che visual, è “Last Resort (Reimagined)” interpretata dai Falling In Reverse. Si tratta di un famosissimo brano dei Papa Roach che, con la tecnica del cinematic, ne esce completamente stravolto musicalmente ed emozionalmente:
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