Tutte scene già viste: la coda infinita sotto la pioggia, persone pronte a spendere 3500$ per mettere le mani sull’Apple Vision Pro, il visore della mela.
Il lancio è avvenuto negli Stati Uniti ed in rete già girano video inquietanti di persone nelle metro o nei bus, con i loro visori mentre “pinchano” nel vuoto.
Ma è un vuoto solo per chi li osserva. Chi invece indossa i Vision Pro sta vivendo un’esperienza letteralmente spaziale.
Perchè ho detto “pinchano“? Perchè il gesto del “pizzicare” è esattamente quello che bisogna fare per, ad esempio, selezionare un’app dall’Home View che appare nel vuoto. “Pizzicare”, sarà esattamente il movimento che bisognerà fare per, altro esempio ancora, ingrandire una foto.
Ma se ci fermassimo qui non capiremmo la complessità e la magia del Vision Pro.
Mani, occhi e voce: è così se si naviga. Se guardo un’applicazione dalla Home, quella si seleziona. Se voglio tornare indietro, alzo la mano e clicco sulla digital crown posta alla destra del Visore.
Cosa posso fare con l’Apple Vision Pro?
C’è un video su YouTube che ci fa immergere nell’esperienza della prima volta. Il fortunato “tester” scopre la magia del selezionare una foto scattata in modalità panorama che è in grado di abbracciare tutto l’ambiente circostante, permettendo quindi un’esperienza immersiva da brividi.
Ma il bello deve ancora venire.
C’è infatti una nuova tipologia di contenuto chiamata Spatial Videos: sono video creati utilizzando l’iPhone 15 Pro o lo stesso Apple Vision Pro che permettono di vivere (o rivivere) quel momento come se foste davvero lì. Un déjà vu, insomma, ma di quelli belli.
E già che siamo in tema di video, come sarà l’esperienza della visione di un film?
Beh, se lo Spatial Video è emozionante, pensate a quanto potrebbe essere coinvolgente essere letteralmente risucchiati dalla pellicola, essere parte integrante del cast, perchè “pinchando” a dovere sarà possibile allargare lo spazio di visione fino a farne completamente parte.
Come usare l’Apple Vision Pro per lavorare?
Altro che smartworking! Apple Vision Pro ne ridisegna regole, leggi e dimensioni. Collegando il Mac, lo schermo apparirà dinanzi a me e delle dimensioni che voglio. Aprendo le varie app, posso sistemarle come voglio utilizzando lo spazio circostante: posso aprire la mail e metterla a destra, posso aprire il foglio di lavoro e mettermelo al centro e posso anche mettere su Spotify in sottofondo. E se mi arriva una chiamata? Con FaceTime la persona mi apparirà come se fosse davanti a me. E se mi arriva una chiamata da chi sta indossando a sua volta il visore? Mi apparirà senza visore! Questo è un po’ creepy perchè ovviamente la risoluzione mi dà più l’impressione di star interagendo con un avatar, ma penso che potrò farmene una ragione.
Ma se casa mia non mi piace come ufficio, posso selezionare un ambiente dall’opzione “Environment“: lo spazio circostante si trasformerà in una spiaggia, in un bosco o nel punto più alto di una montagna dal quale osservare un tramonto. Con la regolazione dell’intensità posso anche includere il mio gatto, perché potrò vederlo immerso nella stessa realtà virtuale che sto vivendo io. Bisogna infatti sottolineare che chi indossa i visori può sì vivere in un mondo a parte, ma è in grado di vedere anche lo spazio reale.
Apple Pro Vision o Meta Quest?
Difficile rispondere a questa domanda perché i due modelli di visori sono stati concepiti per attività differenti. Mentre i Vision Pro traducono in VR l’esperienza che gli utenti Apple già conoscono (ovviamente con tutte le aggiunte elencate di sopra), i Meta Quest sono stati ideati per permettere un’immersione totale soprattutto nei giochi. Tutto questo però potrebbe presto cambiare se si pensa all’accordo tra Meta e Microsoft di metà dicembre che permette ai possessori dei Visori Meta l’integrazione delle app del pacchetto Office.
E poi c’è il prezzo…
Come detto, il Vision Pro costa 3499$, mentre il più costoso Meta Quest arriva a 999.
Leggi info e prezzi qui: Un po’ Meta e un po’ Soft: accordo tra i Visori ed Office