Ok Guys, partiamo dal presupposto che tutti noi mentiamo sui social.
Quindi spiegatemi perché un minore dovrebbe dichiarare la propria età ed essere escluso dal coinvolgimento, da alcune opzioni, da quella che è la vita di un (neanche) teenager visto che Peppa Pig, Sapientino Quasi Scuola e Bim Bum Bam sono stati sostituiti da cellulari, tablet e social media.
Come si risolve il problema?
Con una maggiore comunicazione tra genitori e figli.
La riflessione nasce all’indomani dell’annuncio di Meta di applicare regole più rigide a tutela degli adolescenti affinché non ricevano messaggi da utenti che non sono seguiti.
Più nel dettaglio:
Quali sono le impostazioni più rigorose per gli adolescenti su Instagram e Facebook?
Agli adulti di età superiore ai 19 anni viene impedito di inviare messaggi agli adolescenti che non li seguono e viene limitato il tipo e il numero di messaggi diretti (DM) che le persone possono inviare a qualcuno che non li segue.
Questa impostazione predefinita si applicherà a tutti gli adolescenti di età inferiore a 16 anni (o inferiori a 18 in alcuni Paesi). Chi è già su Instagram vedrà una notifica nella parte superiore del feed che lo informa che Instagram sta apportando queste modifiche alle impostazioni dei messaggi.
Le impostazioni riguardano anche gli adolescenti su Messenger, dove i minori di 16 anni (o minori di 18 in alcuni Paesi) riceveranno messaggi solo da amici di Facebook o da persone a cui sono connessi tramite contatti telefonici.
In sintesi: gli adolescenti possono ricevere messaggi o essere aggiunti alle chat di gruppo solo da persone che già seguono o a cui sono connessi, aiutando gli adolescenti e i loro genitori a sentirsi ancora più sicuri che non riceveranno notizie da persone che non conoscono. Gli adolescenti che utilizzano account supervisionati dovranno ottenere l’autorizzazione dei genitori per modificare questa impostazione.
Cosa sono gli account supervisionati?
Nel marzo 2022, Instagram ha lanciato la supervisione dei genitori, continuando ad aggiungere nuove funzionalità per coinvolgere maggiormente i genitori nelle esperienze online dei loro ragazzi. Queste includono la possibilità per i genitori di impostare limiti di tempo e programmare pause, di capire quando i loro figli bloccano o condividono qualcuno che hanno segnalato e di essere avvisati quando le impostazioni vengono cambiate manualmente.
Ora, ai genitori che utilizzano la supervisione verrà chiesto di approvare o negare le richieste dei loro figli adolescenti (sotto i 16 anni) di modificare le impostazioni predefinite di sicurezza e privacy in uno stato meno rigido, anziché essere semplicemente informati del cambiamento. Ad esempio, se un adolescente che utilizza la supervisione tenta di modificare il proprio account da privato a pubblico o tenta di modificare le impostazioni DM per accettare persone che non si conosono, che già seguono o sono connessi, il genitore riceverà una notifica che li invita ad approvare o rifiutare la richiesta.
In definitiva, si tratta di una funzionalità che ha lo scopo di facilitare le conversazioni offline tra genitori e figli, pertanto la comunicazione e l’educazione ad essere “onesti”, “sinceri” nelle informazioni condivise (quale appunto la data di nascita) è alla base di un’esperienza social che sia il più safe possibile.
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