Ok guys… diciamoci la verità.

In molti si aspettavano il passo falso della Ferragni, quel qualcosa che avrebbe potuto dare l’occasione per attaccarla. 

Mi spiace Chiara, ma stavolta pare proprio che tu ci sia riuscita a dare in pasto a tutti un motivo per dimostrare che dietro la nuova cabina armadio che (parole di Fedez) sembra una succursale della Rinascente, ci fossero scheletri più che borse di Prada. 

I fatti ormai li conosciamo, ma per chi se li fossi persi, ecco una sintesi

Balocco vuole “svecchiare” il brand e chiede una collaborazione markettara alla Ferragni per rimodernare il packaging con il famoso occhio e lo zucchero a velo rosa. 

La società della Ferragni accetta e dice “Ma sì, mettiamoce pure un po’ di beneficenza visto che è Natale”. Al che Balocco risponde: “Ma l’abbiamo già fatta qualche mese prima donando un macchinario da 50K all’Ospedale Regina Margherita di Torino”. Ma la società della Ferragni non dà peso all’opera di bene già fatta ed avvia la sponsorizzazione del pandoro rosa su tutti i canali social con il disclaimer “Magnateve er pandoro che prima costava 3 euro e ora 9 perchè questi soldi in più andranno ai bambini malati”. 

Un anno dopo, si scopre che, appunto, il macchinario era già stato donato (e senza pandoro rosa) e che la Ferragni si sarebbe intascata i ricavi di un’operazione commerciale che nulla ha a che fare con la beneficenza.

Interviene l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ed accusa la Ferragni di pubblicità ingannevole. 

La Ferragni si è scusata, dichiarando che tutto è stato fatto in buona fede, ma la stessa buona fede viene prontamente smentita dallo scambio di email tra la società che fa capo all’influencer e Balocco, in cui si evince che l’operazione è stata portata avanti dalla Ferragni nonostante si fosse a conoscenza dell’attività benefica pregressa e che il costo del pandoro era stato alzato per permettere alla Balocco di pagare il cachet vip. 

Nelle ultime ore è successo anche che: 

  1. la Ferragni si è chiusa nel mutismo, annunciando però che avrebbe impugnato la decisione
  2. Fede ha pubblicato un video che suona con un chiaro voler prendere le distanze dalla moglie (giudicandola persona “indipendente”, quindi libera di fare le sue scelte) e volto invece a sottolineare la bontà delle sue attività di charity. 

C’è serenità in casa Ferragnez, noto.

Io però una cosa ve la voglio dire, anche perchè tra i commenti (anzi), gli insulti alla influencer si legge anche la solita frase “La beneficenza si fa in silenzio”. 

Permettetemi allora di partire da un dato: secondo il rapporto Poor Housing in Europe, a settembre di quest’anno sono stati contati circa 895mila senzatetto in tutta Europa (+Regno Unito). Per dare un’idea: “Ogni notte in Europa, una città come Marsiglia o Torino è senza fissa dimora”. 

E voglio parlarvi di un mio amico, un ragazzo che ogni 24 dicembre non siede al tavolo con la famiglia o gli amici per il cenone, ma va in giro per i portici di Lisbona a donare cibo e coperte ai senzatetto. 

E come lui sono sicura ce ne sono tantissimi altri là fuori che fanno beneficenza e la fanno in silenzio. 

Nel 2012 riuscii a coinvolgere 22 persone a posare con il loro animale domestico per realizzare un calendario, completamente autofinanziato, i cui proventi sono stati destinati alle associazioni del territorio della provincia di Frosinone. 

Serve davvero fare rumore? Serve davvero lucrarci sopra?

Tanto prima o poi “solo quello che non si fa, non si sa”. E nel caso specifico della Ferragni, ora sarà davvero difficile credere ad ogni sua futura azione benefica. Purtroppo. Perché tu che puoi, da te me lo aspetto. 

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